In un giorno particolare, un pensiero al Genio Ferrovieri
Eccomi seduto dietro questa scrivania
dopo che il Direttore Compartimentale mi ha consegnato la nomina a Capo
Reparto Regolamenti della DCM di Firenze; probabilmente non ho ancora
realizzato la complessità e le responsabilità che ciò comporta, ma il mio
primo pensiero quando sono rimasto da solo in questo nuovo ufficio, è stato:
“Come ho fatto per essere seduto qui?”. Allora la mia mente è tornata ad una
lontana estate del secolo scorso, precisamente al giugno del 1982, quando in
150 ci accalcavamo nel cortile della allora sconosciuta Caserma Cavour di
corso Brunelleschi a Torino; dopo le selezioni, radunati nella sala cinema
il “Maggiore” Rino Ventura cominciò a chiamare i selezionati per la
qualifica di Volontario Allievo Capo Stazione e al 13° nominativo pronunciò
il mio!!, ecco come è iniziata. E come in un replay accelerato rivedo tanti
episodi della mia carriera:
il C.A.R. avanzato nella stessa Caserma Cavour, il giuramento ad Asti, la
prima licenza, e quindi la divisione in due classi: una con il maresciallo
maggiore Gioacchino Saltarelli, l’altra con il sergente maggiore Enzo Ilardi
(con il conseguente sano campanilismo, che ci ha accompagnato fino
all’esame per l’abilitazione al servizio Movimento). L’anno da capotreno in
su e giù per la Valle, la Caserma Giordana di Chivasso, l’incarico di
Distributore presso l’annesso DPV Militare con il “Capo” Girotto, gli amici
sergenti Beccati e Mosso, la agognata trasferta al DPV di Paola, e il
rientro a Torino per il temuto corso di movimento!!
La stazione assegnata dopo l’esito positivo dell’esame (la notte della
“banda del cassetto”, quelli della 448/81 sanno a cosa mi riferisco!):
Montanaro!... dove sono iniziati i 2 anni che hanno segnato la mia carriera
e la mia vita: la resistenza ai “mandarini” del maresciallo Gherbezza, il
blocco manuale, gli incroci senza fermata, i PL di linea e di stazione, gli
spostamenti di incrocio tutti a Montanaro o a Rodallo … tanto hanno il
doppio segnalamento!!, gli scioperi con le destinazioni più lontane, gli
ultimi sei mesi di ferma passati con l’incarico di Titolare (data la grave
malattia del maresciallo) in attesa dell’arrivo del sostituto (Angarano e
poi Beccati), le serate a ballare in valle ed oltre…, le bevute nei locali
con l’incarico di riportare tutti al casello, dato che sono stato sempre
astemio, il giorno del congedo con le lacrime agli occhi di tutti, anche dei
più duri e forti. Erano passati 1492 giorni che avevano segnato per sempre
la vita di 53 ragazzi, che adesso han
no diverse responsabilità di lavoro e famiglia, un ricordo va anche ad Alceo
che ci ha lasciato troppo presto. Ecco cosa e chi mi ha permesso di sedere
oggi dietro questa scrivania, dopo lo sviluppo delle mie esperienze
lavorative nelle Ferrovie: DM sulla DD alle porte di Firenze, istruttore
presso la Scuola Professionale di Firenze, la Dirigenza Centrale, e poi
quella Operativa, il Coordinatore Movimento, ….
Grazie al GENIO FERROVIERI e a tutti quelli (ufficiali, sottufficiali
militari di leva) che hanno percorso insieme a me quei meravigliosi 4 anni
(1982 – 1986). Un pensiero finale va anche a chi oggi è nei ranghi del Genio
Ferrovieri : continuate la tradizione di conoscenza e competenza di chi vi
ha preceduto!, riconosciuta e rispettata da tutti quelli che in Ferrovia
commentano dicendo: “ ...ah, viene dal Genio!”….
Firenze19gennaio2009
Francesco VENERANDO