STORIA DELLA CIRCOLARE 555/79
La nostra storia inizia nel lontano 1979 quando, insieme ad alcuni “baldi”
giovanotti decidemmo di “rovinarci”, per così dire, la vita per i
successivi quattro anni.
Partecipammo al bando di concorso numero 555 pubblicato su una Gazzetta
Ufficiale del 1979 per volontario in ferma “breve” di 4 anni nel Reggimento
Genio Ferrovieri, 2° Battaglione Esercizio di stanza a Torino per le qualifiche
di: Macchinista, Capostazione e Manovratore/Deviatore/Frenatore (questa ultima
qualifica potrebbe essere inesatta... non ricordo bene).
Al termine dei quattro anni, in virtù di una convenzione stipulata tra il
Ministero della Difesa e le Ferrovie dello Stato, fummo assunti nelle stesse con
le qualifiche per le quali avevamo concorso. Partecipammo quindi alle prime
selezioni nei relativi distretti di appartenenza e poi alle selezioni finali a
Torino.
Il periodo di ferma effettiva iniziò il 01/07/1980 con l’invio al C.A.R.
(Centro di Addestramento Reclute) presso la caserma “Roma” situata a breve
distanza da Cassino. Furono due mesi di marce, guardie e…, avete presente
l’addestramento dei marine americani? Beh, tutt’altra cosa.
La vita fuori dalla caserma in libera uscita non è che fosse questo gran che.
Eravamo costretti ad usufruire di un servizio di autobus privato che, al prezzo
di 200 lire (dell’epoca), ci scarrozzava dalla caserma situata fuori città
fino in centro... più altre 200 lire per il viaggio di ritorno! A tutto questo
si aggiunga che eravamo obbligati ad uscire in divisa (a questo ovviavamo
portandoci dietro una borsa con un cambio da effettuare nel primo bagno del
primo bar che si incontrava. Il taglio dei capelli, molto corti e fuori moda per
gli anni '80, tradiva comunque la nostra provenienza).
Le strade di Cassino dalle 18:30 in poi erano tutto un brulicare di militari in
divisa che non erano visti di buon occhio dalla popolazione locale tranne
ovviamente dai gestori dei vari bar, gelaterie, trattorie, pizzerie, ecc., che
li ospitavano nei loro esercizi. (l'obbligo per i militari di uscire in divisa
pare fosse nato a causa di una spiacevole storia di ragazze rimaste in stato
interessante alcuni anni prima).
Trascorsi questi primi due mesi di naja vera e propria fummo trasferiti a Torino
verso la fine di agosto e qualcuno tra noi, non ricordo bene chi fu, urlò la
classica frase: “è finita!!!”...aveva l'illusione che il peggio era
passato. Il "peggio" doveva ancora cominciare, ma questo lo scoprimmo
solo dopo qualche mese: nella caserma “Brunelleschi” (la stessa dove avevamo
fatto le ultime selezioni) iniziammo (parlo per noi macchinisti) il corso di TV
208 TD-TE il 01/09/1980 per concluderlo il 11/12/1980 (per i profani il TV 208
è l’abilitazione ai segnali ferroviari e al freno oltre a un’infarinatura
generale sulle principali nozioni regolamentari, con la quale si può essere
utilizzati, ma solo da secondo agente, sui treni). Militarmente parlando
passammo al grado di caporale in data 01/10/1980.
Il 12/12/1980 iniziammo immediatamente il corso per l’abilitazione ai
Regolamenti (Istruzione per il personale di condotta locomotive, Regolamento
Segnali, Prefazione Generale all’Orario di servizio, Istruzioni per la
dirigenza unica, Istruzioni per il freno continuo, gli allora fascicoli orario e
le allora Prefazioni Compartimentali, ecc.) e alla condotta Servizio Caldaie (TV
203 se non ricordo male) per la condotta dei pochi rimasti carri Vir e dei carri
Vdrz (carri riscaldatori a vapore, il primo a carbone il secondo a gasolio) per
concluderlo il 11/03/1981. Durante questo periodo avanzammo al grado di
Caporalmaggiore (il 01/02/1981).
Al termine di questo corso prendemmo finalmente contatto per la prima volta con
il servizio vero e proprio sui treni. Per prima cosa fummo trasferiti in quella
che sarebbe stata la nostra base operativa e cioè la caserma Gen. Carlo
Giordana di Chivasso, paesino situato a circa 30 km da Torino sede al tempo di
uno stabilimento del gruppo Fiat, la Lancia.
L’impatto iniziale fu pessimo per via di vari episodi di “nonnismo” subiti
dai commilitoni più anziani che il comandante di compagnia di allora, non
si sforzava assolutamente di ostacolare.
Iniziammo il servizio attivo sui treni (dal 12/03 al 11/05/1981) che ci permise
di pensare un po’ meno alla naja vera e propria.
Tornammo a Torino verso la metà di maggio del 1981 per concludere l’ultima
parte del corso di Macchine diesel ed elettriche, per diventare macchinista. Dal
18/05/1981 al 05/09/1981 studiammo locomotori diesel ed elettrici, sistemi
frenanti, circuiti elettrici, avarie, ecc. Passammo il relativo esame il
11/09/1981. (torna su)
Fummo di nuovo trasferiti a Chivasso, questa volta definitivamente, e
ricominciammo il servizio attivo sui treni, sempre con mansioni di secondo
agente per completare le presenze richieste (dal 12/09/1981 al 05/10/1982).
Dopo circa un mese superammo gli esami teorici e per un altro anno la vita
trascorse tra caserma, binari e si, finalmente, anche qualche divertimento
concessoci dal fatto che le competenze "alzavano" il livello della
paga da caporalmaggiore.
Verso la metà del mese di settembre del 1982 effettuammo la corsa prova di
fronte ad una commissione di esami FS (anche tutti gli altri esami erano stati
effettuati di fronte ad una commissione d’esame delle FS) che ci permise di
diventare macchinista a tutti gli effetti. L’avanzamento al grado di sergente
(non per tutti purtroppo) avvenne in data 01/07/1982. Iniziammo a viaggiare da
primo agente dal 06/10/1982.
A partire da quella data la nostra vita cambiò radicalmente. Gli episodi di
nonnismo cessarono nei nostri confronti ma iniziarono, purtroppo, da parte di
qualcuno di noi verso i commilitoni delle circolari più giovani. I soldi
aumentavano anche in virtù delle competenze guadagnate con il lavoro che,
sommate a quelli dovuti al grado, portavano lo stipendio ad un livello, forse
migliore, dei macchinisti civili.
Abitavamo quasi tutti fuori dalla caserma per un tacito accordo con il
comandante di compagnia, vista la mancanza di camerette per sottufficiali.
Il 10/12/1982 prestammo giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana (le
notizie scritte finora sono desunte dal mio foglio matricolare dato che la mia
memoria a distanza di più di venti anni è un po’ labile sulle date
effettive).
A differenza di Cassino, a Chivasso eravamo ben accetti da tutti (specie dalle
ragazze che vedevano in noi "un ottimo partito" da sposare e dai
proprietari degli immobili a noi locati) e anche chiaramente dai gestori di
tutti i negozi della cittadina e dintorni.
Devo ammettere che a distanza di tempo ricordo questo periodo come uno dei più
belli della mia vita.
Il tempo scorreva veloce anche in virtù del fatto che a volte eravamo inviati
in trasferta in varie località italiane e spesso nella città di appartenenza.
Alcuni di noi si sposarono già durante il periodo militare, altri lo fecero
dopo con ragazze del posto.
Dopo circa venti mesi, esattamente il 30/06/1984 ci congedammo dal Genio
Ferrovieri per iniziare (dopo circa 11 mesi purtroppo, per un blocco delle
assunzioni dovuto alla legge finanziaria per l’anno 1984 promulgata
dall’allora governo Amato) il nostro cammino nella allora Azienda Autonoma
Ferrovie dello Stato.
Ma questa è un’altra storia.
Di Gravio Maurizio
555/79 ( info@555-79.com
)